Questa volta non parlo di ragazzi, ma - ancora - del cielo norvegese. È come se potessi innamorarmi tutti i giorni della stessa cosa perchè è sempre diversa. Non suona strano?
Scrivo nei momenti liberi che ho a scuola. E potrebbe sembrare che io scriva solo quando mi annoio, ma non è così: scrivo quando penso di avere qualcosa di interessante da dire, scrivo quando sono super impegnata e mi serve un minuto libero, scrivo quando non so come dire a parole quello che mi frulla per la testa.
Cosa mi è successo di recente? Tutto e niente come al solito.
Ultimamente mi sono accorta di riuscire a rendere una giornata non particolarmente felice o entusiasmante comunque una buona giornata. Mi spiego meglio. Per esempio, l'altro giorno era nuvolo e c'era vento, non esattamente il tempo ideale, cosa che mi porta solitamente ad essere annoiata e, a volte, ad ascoltare canzoni un po' infelici. Però ho pensato che è inutile intristirsi per nulla e tataaaaaa!, mi sono messa ad ascoltare canzoni allegre mentre riordinavo la camera.
Ho anche notato che le piccole cose mi fanno sorridere. L'altro giorno stavo tornando da scuola e davanti a me c'era una bambina che, ad un certo punto, si è mezza a saltellare verso casa, così, dal nulla. E mi sono messa a sorridere tantissimo! Una cosa che mi ha fatto stare bene :)
Ho riniziato a cantare per strada, con le cuffie, a semi-alta voce. (Ho ripetuto così tante volte ad-alta-voce che non so più come si dica.) E chissenefrega della gente o del fatto che sono stonatina!
Venerdì sono andata a casa di una ragazzina norvegese che il prossimo anno sarà exchange student in Italia. A Milano. E abiterà a 10 minuti dal Duomo. Come ho sempre detto, è tutta questione di fortuna. Comunque sia, dopo aver mangiato i taco norvegesi, e dico norvegesi perchè non sono assolutamente come quelli messicani, mi ha chiesto come si dice questo e quello in italiano, le basi della conversazione, ha messo post-it sulle cose in camera sua con la traduzione in italiano. Mi ha ricordato tanto me all'inizio. Mi ha ricordato che un anno fa stavo aspettando la famiglia, che non sapevo nulla del Paese in cui sarei andata, non parlavo la lingua e avevo il magone allo stomaco al pensiero di partire. Penso che l'attesa sia stata frustrante e anche bella e che vorrei tornare ad un anno fa per poter fare tutto di nuovo!
Ma poi penso che è bello anche essere arrivata fin qua, la sensazione di essere quella di prima, ma anche diversa, più consapevole, meno superficiale forse, più pronta per le cose che non conosco e che non ho mai fatto, ma che sarò più disposta a fare dopo tutto questo.
Davvero è difficile spiegare cosa si prova a fare un'esperienza del genere. Cosa di prova prima, nel frattempo, dopo. È difficile dire quanto si sia imparato senza sembrare presuntuosi.
Ma questo è un problema che mi porrò tra 2 mesi. Tra esattamente 2 mesi sarò in Italia.
Sono passati mesi? Dov'è finito il tempo?
Vorrei riaverne un po' indietro!
Ogni tanto sento che questo posto è mio, ma lo sento ancora straniero, come se ci fosse qualcosa che non so. Si impara a conoscere un Paese come si impara a conoscere le persone. Ci si adatta. Ci si abitua. Piano piano si capisce.
Inizio sempre a parlare di cose concrete per finire a parlare di sentimenti, sensazioni.
Io non ho cuore e cervello separati ogni tanto, ho un cuorcello/cervuore.
lunedì 29 aprile 2013
domenica 21 aprile 2013
Notizia notiziona?
I titoli sono la cosa più difficile da scrivere, su questo sono tutti d'accordo.
Questo sarà il post più corto della storia.
Volevo solo dire che ho iniziato a scrivere un nuovo blog su Tumblr, ormai in tanti l'avranno capito (Twitter mi fa parlare). Per quanto io non sia brava con la grafica, mi serve proprio qualcosa del genere e chi mi conosce lo sa.
Cosa verrà fuori? Non si sa. Comunque ho scelto il tema più bello di tutti!
Titolo? Mistero. Però è una bella parola.
Fatto sta che mi da fastidio che le persone sappiano che è mio. Che queste persone sono mie amiche o meno, non saranno mai obiettive su quello che scrivo, giusto?
L'anonimato ogni tanto non è così male.
Vado a leggere Harry Potter, che mi ricorda ancora una volta che credo alla magia
Imprevisti
Ecco, gli imprevisti sono qualcosa che non mettiamo mai in conto. Imprevisti piacevoli o spiacevoli!
Comunque, partiamo da due settimane fa: la festa a tema.
Incredibilmente ogni volta gli anni '60 si riducono solo agli hippie. Inizialmente stavo pensando a un bel vestito, una cosa fatta bene, poi mi sono abbandonata a mia volta al mio destino per il poco tempo e per l'inutile tentativo di trovare qualcosa. Ma forse alla fine sembravo più gitana che altro.
La festa è stata come tutte le feste con gli AFSers, non si può chiedere persone migliori con cui averne una! Foto a volontà e balli quasi disumani, in una maniera che non si può chiamare normale. Ovviamente anche schifezze da mangiare! Non sono potuta stare fino alla fine dato che dovevo prendere l'autobus per andare a dormire a casa di Chihiro con Anna. Appena tornate la madre, dato che pensava che non avessimo mangiato abbastanza, ci ha preparato panini con hamburger. (Parentesi veloce: mi hanno preso in giro per come dico hamburger, ovviamente all'italiana. Attenti tutti voi quando andate all'estero!)
Dopo aver dormito poche ore, siamo partite presto per vedere il torneo di Chihiro. Dire che li straccia tutti è poco, la mia piccola campionessa!
Lo scorso weekend sono andata, come avevo accennato, con Anna e Chihiro nella baita per sciare. E questa volta per sciare intendo slalom. Mi sento in dovere di dire che durante il viaggio di andata ci siamo messe a cantare le Spice Girls e una canzone popolare in Norvegia a squarciagola e mio padre se la stava spassando tantissimo! Quel tragitto ha anche partorito collage di foto di noi con doppi menti, nasi orribili e video di "Wanna be". Che bello poter fare queste cose eh?
La notte si prospettava lunga comunque: dato che i nostri letti erano in una casetta separata, l'unica cosa plausibile da fare era mangiare cioccolata e fare cose stupide. E grazie al cielo non c'è la connessione là!
Il giorno seguente è stato dedicato allo sci e, per nostra fortuna, il tempo era bello. Ho avuto qualche problema con lo skilift (non mi ricordo la traduzione italiana e non ho voglia di cercare) e non sapete quanto io possa diventare nervosa per una cosa così piccola. Coooomunque, non so quanti giri abbiamo fatto, so solo che siamo state le ultime a lasciare la pista. Ed ecco qua l'imprevisto di cui parlavo.
Dato che la baita dista circa 50 metri dalla pista, non c'è bisogno di togliere gli sci. Quello che ho detto anche a Chihiro. Fatto sta che la neve si era sciolta. E nè io nè lei lo sapevamo. La caduta sui sassi è stata brutta e, dopo aver camminato fino a casa ipotizzando che fosse solo una botta, abbiamo scoperto che la ferita era peggiore di quello che pensassimo. I miei genitori non potevano guidare, quindi un vicino si è offerto di accompagnarla all'ospedale a due ore di distanza. Pur volendo andare con lei, non c'erano posti in maccina, quindi io ed Anna siamo rimaste ad aspettare preoccupate e senza voglia di fare molto. Appena ha potuto l'infortunata ci ha chiamate dall'ospedale e ci ha rassicurate! Non potete immaginare quanto io mi sia sentita in colpa. Però l'importante è che sia finito tutto bene no?
Il weekend successivo, nonchè questo, saremmo dovuto andare alla baita di Anna per il suo compleanno, ma il tutto è stato posticipato causa infortunio di Chihiro. E diciamocelo, senza di lei non è lo stesso!
Però un'altra cosa è successa: il compleanno di Anna. E volete sapere perchè è stato importante? Perchè la nostra sorpresa è riuscita! Non ricordo se ne avevo parlato o meno, probabilmente no, ma io, la giappo (Chihiro) e Manuel abbiamo deciso di far venire qua la sorella di Anna. Ovviamente ho preso spunto dalla sorpresa che mia sorella mi ha fatto! L'idea è stata mia, ma senza l'aiuto degli altri e della famiglia ospitante di Anna non ce l'avrei sicuramente fatta.
Mercoledì sono andata a dormire a casa di Chihiro di modo che suo padre potesse portarci là di mattina. Ci siamo svegliate alle 5. Quello non è stato piacevole. Ma cosa non si fa per un'amica?
La famiglia l'ha svegliata, le ha cantato la canzoncina di compleanno, siamo entrati noi, l'abbiamo sommersa di crema, è entrata la sorella. Ci siamo messi tutti a piangere quando lei si è messa a piangere. E ho capito che era valso la pena parlare con la famiglia di nascosto, programmare tutto, cercare di non rovinare nulla per due mesi. Eccome!
Dopo tutto questa descrizione, termino questo post perchè sono esausta e scusssate se non è stato interessante. Ma questo succede, non sempre le cose sono interessanti.
Una sonnolenta, sempre più norvegese italiana che non sa se essere triste o meno per la sua quasi imminente partenza
Comunque, partiamo da due settimane fa: la festa a tema.
Incredibilmente ogni volta gli anni '60 si riducono solo agli hippie. Inizialmente stavo pensando a un bel vestito, una cosa fatta bene, poi mi sono abbandonata a mia volta al mio destino per il poco tempo e per l'inutile tentativo di trovare qualcosa. Ma forse alla fine sembravo più gitana che altro.
La festa è stata come tutte le feste con gli AFSers, non si può chiedere persone migliori con cui averne una! Foto a volontà e balli quasi disumani, in una maniera che non si può chiamare normale. Ovviamente anche schifezze da mangiare! Non sono potuta stare fino alla fine dato che dovevo prendere l'autobus per andare a dormire a casa di Chihiro con Anna. Appena tornate la madre, dato che pensava che non avessimo mangiato abbastanza, ci ha preparato panini con hamburger. (Parentesi veloce: mi hanno preso in giro per come dico hamburger, ovviamente all'italiana. Attenti tutti voi quando andate all'estero!)
Dopo aver dormito poche ore, siamo partite presto per vedere il torneo di Chihiro. Dire che li straccia tutti è poco, la mia piccola campionessa!
Lo scorso weekend sono andata, come avevo accennato, con Anna e Chihiro nella baita per sciare. E questa volta per sciare intendo slalom. Mi sento in dovere di dire che durante il viaggio di andata ci siamo messe a cantare le Spice Girls e una canzone popolare in Norvegia a squarciagola e mio padre se la stava spassando tantissimo! Quel tragitto ha anche partorito collage di foto di noi con doppi menti, nasi orribili e video di "Wanna be". Che bello poter fare queste cose eh?
La notte si prospettava lunga comunque: dato che i nostri letti erano in una casetta separata, l'unica cosa plausibile da fare era mangiare cioccolata e fare cose stupide. E grazie al cielo non c'è la connessione là!
Il giorno seguente è stato dedicato allo sci e, per nostra fortuna, il tempo era bello. Ho avuto qualche problema con lo skilift (non mi ricordo la traduzione italiana e non ho voglia di cercare) e non sapete quanto io possa diventare nervosa per una cosa così piccola. Coooomunque, non so quanti giri abbiamo fatto, so solo che siamo state le ultime a lasciare la pista. Ed ecco qua l'imprevisto di cui parlavo.
Dato che la baita dista circa 50 metri dalla pista, non c'è bisogno di togliere gli sci. Quello che ho detto anche a Chihiro. Fatto sta che la neve si era sciolta. E nè io nè lei lo sapevamo. La caduta sui sassi è stata brutta e, dopo aver camminato fino a casa ipotizzando che fosse solo una botta, abbiamo scoperto che la ferita era peggiore di quello che pensassimo. I miei genitori non potevano guidare, quindi un vicino si è offerto di accompagnarla all'ospedale a due ore di distanza. Pur volendo andare con lei, non c'erano posti in maccina, quindi io ed Anna siamo rimaste ad aspettare preoccupate e senza voglia di fare molto. Appena ha potuto l'infortunata ci ha chiamate dall'ospedale e ci ha rassicurate! Non potete immaginare quanto io mi sia sentita in colpa. Però l'importante è che sia finito tutto bene no?
Il weekend successivo, nonchè questo, saremmo dovuto andare alla baita di Anna per il suo compleanno, ma il tutto è stato posticipato causa infortunio di Chihiro. E diciamocelo, senza di lei non è lo stesso!
Però un'altra cosa è successa: il compleanno di Anna. E volete sapere perchè è stato importante? Perchè la nostra sorpresa è riuscita! Non ricordo se ne avevo parlato o meno, probabilmente no, ma io, la giappo (Chihiro) e Manuel abbiamo deciso di far venire qua la sorella di Anna. Ovviamente ho preso spunto dalla sorpresa che mia sorella mi ha fatto! L'idea è stata mia, ma senza l'aiuto degli altri e della famiglia ospitante di Anna non ce l'avrei sicuramente fatta.
Mercoledì sono andata a dormire a casa di Chihiro di modo che suo padre potesse portarci là di mattina. Ci siamo svegliate alle 5. Quello non è stato piacevole. Ma cosa non si fa per un'amica?
La famiglia l'ha svegliata, le ha cantato la canzoncina di compleanno, siamo entrati noi, l'abbiamo sommersa di crema, è entrata la sorella. Ci siamo messi tutti a piangere quando lei si è messa a piangere. E ho capito che era valso la pena parlare con la famiglia di nascosto, programmare tutto, cercare di non rovinare nulla per due mesi. Eccome!
Dopo tutto questa descrizione, termino questo post perchè sono esausta e scusssate se non è stato interessante. Ma questo succede, non sempre le cose sono interessanti.
Una sonnolenta, sempre più norvegese italiana che non sa se essere triste o meno per la sua quasi imminente partenza
giovedì 4 aprile 2013
Våren, endelig
Andate a cercare su Google Traduttore che cosa significhi, scansafatiche.
Sono super-mega-stra-felice che sia arrivata la primavera. Sono piena di energie e buonumore!
Apparentemente sembra che io oggi abbia avuto molto tempo per scrivere, effettivamente è così.
Il post precedente era abbastanza lungo e non mi è nemmeno piaciuto molto, ma dovevo raccontare dei miei nuovi record da qualche parte no?
Ieri è stata una giornata super bella perchè sono andata fuori con le Converse (verdi) e non con gli stivali, prima di tutto - anche se uscendo di casa ho rischiato di ammazzarmi sul ghiaccio che ricopre la discesa (simpatica). Ho fiducia nel fatto che si scioglierà prima o poi.
Ok, volevo dire anche un'altra cosa: i libri sono meglio dei film. Non sia mai che voi mi diciate "L'adattamente di questo libro è meglio del libro stesso". NO, non sapete quello che dite. Non serve che stia qua a fare millemila esempi vero?
Un'altra cosa che mi da fastidio sono le persone che credono di essere capaci di parlare del libro stesso avendo guardato solo il film. Vade retro Satana! Che sia un buon film o meno.
E mi piace leggere prima il libro, anche se dopo ci sto male.
Tutto questo per dire che non potete dire di conoscere Harry Potter se non l'avete letto, che mi ha dato fastidio vedere Anna Karenina prima di aver letto il libro (shame on me per non averlo ancora letto magari, non so - il film era strabiliante per me comunque) e che non potete dire che vedete il film per fare prima/perchè il libro è noioso. Vi prego risparmiatevi.
E sto vedendo pure un sacco di film! Per esempio ho visto: Il lato positivo, One day (prima il libro), Anna Karenina, Beautiful creatures (ho scoperto dopo di averlo letto) e poi non mi ricordo ovviamente. E devo vedere The host anche, sì!
The odd life of Timothy Green. (Walt Disney aaaaahh).
E poi l'ho detto, non mi ricordo!
Tra poco è il compleanno dei quella sottospecie di persone che è il mio migliore amico e gli sto preparando una specie di "super regalo". Quante volte ho detto super?
Questo sabato ci sarà una festa a tema (anni '60, sempre gli anni '60), il prossimo weekend andrò a sciare con le mie migliori amiche, il weekend dopo c'è il compleanno di Anna (francese), l'ultimo del mese forse vado a Copenaghen. Ecco!
Senza contare che ho gli esami a maggio e mi devo preparare, assieme ai compiti e alle presentazioni che devo preparare. Non farti venire il panico Petta, non farlo! Se lavoro 15 ore consecutive ce la posso fare.
Con questo vado (forse) ad iniziare qualcosa
P.S. non cambio mai.
P.P.S. full immersion in canzoni vecchissime e alla ricerca di altre non deprimenti. buona fortuna a me!
Pasqua fortunata
Eccomi qua finalmente!
Mi devo fermare un attimo perchè ho famissima e se non mangio non riesco a scrivere decentemente.
Rieccomi dopo una fetta di pane con il burro (pane fatto in casa dal papà!).
L'ultimo post era stato scritto in onore di un gesto da vichinga, cosa di cui vado abbastanza fiera. Questo post sarà invece dedicato soprattutto alle vacanze di Pasqua come si può capire dal titolo!
Le vacanze qua in Norvegia sono durate da lunedì scorso fino a martedì, due giorni fa. Ma visto che il sabato non si va a scuola, sono iniziate effettivamente il venerdì pomeriggio, il che vuol dire due giorni in più! I conti li faccio io, non preoccupatevi: 11 giorni, con l'aggiunta del pomeriggio di venerdì. Tutto questo per farvi capire quanto io mi sia rilassata.
I miei genitori sono partiti venerdì dopo lavoro, mentre io sono andata dalla mia migliore amica giapponese a dormire. Risultato? Mangiato schifezze a non finire, patatine, cioccolata, caramelle, con l'aggiunta della Coca Cola per rimanere sveglia. Abbiamo visto anche video giapponesi sui fantasmi - dopo averli visti non so a che cosa credere, ve lo giuro. Il che mi ha fatto venire in mente la trasmissione Angeli che facevano alla TV tanti anni fa e che mi faceva venire i brividi. Ovviamente l'ho cercata su Internet e l'ho fatta vedere alla mia amica (non vi dico la traduzione).
Sabato - primo effettivo giorno di vacanza - ho preso il treno e ho raggiunto i miei in montagna e lo stesso ha fatto mia sorella dall'università. Invece l'altra sorella, mio fratello e la morosa di mio fratello sono arrivati in macchina la sera tardi. Se devo dire la verità avevo paura di passare 10 giorni nella baita, paura di annoiarmi e di invidiare quelli che erano a casa a fare niente. E invece potrete leggere che mi sono ricreduta!
Da domenica in poi abbiamo fatto colazione tutti assieme (chi c'era). La colazione dei giorni feriali vuol dire avere la possibilità di scegliere tra vari affettati, formaggi, pesce, uova, alcuni ortaggi, marmellata, creme da spalmare, patè, ecc. Ok, non proprio sempre e sembra una colazione enorme ma alla fine non sono tante cose, pensando al fatto che non tutto piace e che non si può mangiare tutto! Domenica, dopo colazione, è cominciara la mia settimana sportiva: tutti fuori con gli sci (di fondo) sulla stessa pista che una volta avevamo percorso, solo che questa volta è stato mooooolto più piacevole! La differenza? La prima volta c'era un tempo non esattamente bello, la seconda volta la neve era perfetta e c'era il sole; seconda differenza: sono migliorata tantissimo! E non me lo sono detta da sola, riporto solo quello che la mia famiglia mi dice ;) il fatto di non fare più così tanta fatica mi aiuta ad apprezzare di più il paesaggio e la compagnia e vuol dire molto per me. E non sapevo come rispondere ai complimenti del tipo "Sembri proprio norvegese", "Che sportiva che sembri", "Sei proprio adatta alla Norvegia"
Ora non mi ricordo precisamente quando-sono-andata-dove, comunque sia il tempo si è mantenuto bellissimo fino alla fine, sempre sole e quindi "caldo", a parte forse una giornata in cui c'è stato vento.
Pasqua in Norvegia vuol dire questo:
- sciare
- mangiare Kvikklunsj (tipo Kit Kat) nella sosta
- andare alla baita (chi ce l'ha)
- giocare con i quiz
- guardare film gialli
- preparare i waffler fuori con il beltempo
- cercare le uova fuori nella neve
- stare con la famiglia
E indovinate un po'? Ho fatto tutte queste cose! Tante piccole cose che si aggiungono alla lista dei ricordi :)
Sono andata a sciare quasi tutti i giorni e due volte siamo usciti dalla pista, abbiamo scavato nella neve per sederci rivolti verso il sole, abbiamo acceso il fuoco, arrostito pølser (una specie di salsicce) e bevuto saft caldo. Con aggiunta di cioccolata. Tra queste soste al sole, le sciate di ore e il tempo passato in veranda la mia faccia era diventata un po' rossiccia e poi abbronzatina, ma la cosa più bella è che mi sono rivenute fuori le lentiggini :) felicità!
A metà settimana è arrivato anche il moroso della mia sorella universitaria, mentre mio fratello e la morosa sono andati alla baita dei genitori di lei. Il giorno dopo essere arrivato ha preparato boller (panini dolci) con la cannella per tutti e, dato che a me fa venire la nausea, per me senza. Motivo per cui mi sono particolarmente piaciute: piene di burro, zucchero e crema! Con il suo arrivo abbiamo anche scoperto che stavamo giocando nel modo sbagliato con il quiz.... La cosa "divertente" è che molte domande che mi hanno fatto erano su parole o espressioni italiane che non ricordavo oppure su fatti riguardanti la politica o la letteratura norvegese. Ciapa e porta a casa!
Nella baita abbiamo la TV, fortunatamente, e indovinate che c'era? Canali italiani tra cui Italia 1, grazie al quale ho visto Harry Potter. Cosa che mi fa pensare al fatto che ho finito Harry Potter e la Pietra Filosofale in norvegese qualche giorno fa e ho iniziato il secondo <33 Ritornando ai canali italiani, ho trovato anche Rete 4 con relativo Forum, mi è venuta nostalgia quasi ahahahhaha!
canzone con papa
Un giorno, durante le vacanze, mio padre mi ha detto: metti la canzone italiana che voglio sentirla! La canzone a cui si riferiva è "Tu sei l'unica donna per me" di Alan Sorrenti, di cui aveva sentito un'altra versione. Dico solo che in Italia non avrei mai pensato di metterla a tutto volume, ma poi ho pensato: ma cosa mi frega? Così ho fatto mio padre contento e io mi sono fatta due risate cantandola a squarciagola!
Ho provato anche per la prima volta slalom! Non sono caduta e non mi sono spaccata una gamba (cosa di cui avevo una paura assurdissima).
Cos'altro c'è da dire? Nada!
Forse solo una cosa: sinceramente, queste, sono state tra le vacanze più belle che io abbia mai trascorso. E mi dispiace che manchino solo tre mesi.
Sì, amo questo Paese!
Baci
Mi devo fermare un attimo perchè ho famissima e se non mangio non riesco a scrivere decentemente.
Rieccomi dopo una fetta di pane con il burro (pane fatto in casa dal papà!).
L'ultimo post era stato scritto in onore di un gesto da vichinga, cosa di cui vado abbastanza fiera. Questo post sarà invece dedicato soprattutto alle vacanze di Pasqua come si può capire dal titolo!
Le vacanze qua in Norvegia sono durate da lunedì scorso fino a martedì, due giorni fa. Ma visto che il sabato non si va a scuola, sono iniziate effettivamente il venerdì pomeriggio, il che vuol dire due giorni in più! I conti li faccio io, non preoccupatevi: 11 giorni, con l'aggiunta del pomeriggio di venerdì. Tutto questo per farvi capire quanto io mi sia rilassata.
I miei genitori sono partiti venerdì dopo lavoro, mentre io sono andata dalla mia migliore amica giapponese a dormire. Risultato? Mangiato schifezze a non finire, patatine, cioccolata, caramelle, con l'aggiunta della Coca Cola per rimanere sveglia. Abbiamo visto anche video giapponesi sui fantasmi - dopo averli visti non so a che cosa credere, ve lo giuro. Il che mi ha fatto venire in mente la trasmissione Angeli che facevano alla TV tanti anni fa e che mi faceva venire i brividi. Ovviamente l'ho cercata su Internet e l'ho fatta vedere alla mia amica (non vi dico la traduzione).
Sabato - primo effettivo giorno di vacanza - ho preso il treno e ho raggiunto i miei in montagna e lo stesso ha fatto mia sorella dall'università. Invece l'altra sorella, mio fratello e la morosa di mio fratello sono arrivati in macchina la sera tardi. Se devo dire la verità avevo paura di passare 10 giorni nella baita, paura di annoiarmi e di invidiare quelli che erano a casa a fare niente. E invece potrete leggere che mi sono ricreduta!
Da domenica in poi abbiamo fatto colazione tutti assieme (chi c'era). La colazione dei giorni feriali vuol dire avere la possibilità di scegliere tra vari affettati, formaggi, pesce, uova, alcuni ortaggi, marmellata, creme da spalmare, patè, ecc. Ok, non proprio sempre e sembra una colazione enorme ma alla fine non sono tante cose, pensando al fatto che non tutto piace e che non si può mangiare tutto! Domenica, dopo colazione, è cominciara la mia settimana sportiva: tutti fuori con gli sci (di fondo) sulla stessa pista che una volta avevamo percorso, solo che questa volta è stato mooooolto più piacevole! La differenza? La prima volta c'era un tempo non esattamente bello, la seconda volta la neve era perfetta e c'era il sole; seconda differenza: sono migliorata tantissimo! E non me lo sono detta da sola, riporto solo quello che la mia famiglia mi dice ;) il fatto di non fare più così tanta fatica mi aiuta ad apprezzare di più il paesaggio e la compagnia e vuol dire molto per me. E non sapevo come rispondere ai complimenti del tipo "Sembri proprio norvegese", "Che sportiva che sembri", "Sei proprio adatta alla Norvegia"
Ora non mi ricordo precisamente quando-sono-andata-dove, comunque sia il tempo si è mantenuto bellissimo fino alla fine, sempre sole e quindi "caldo", a parte forse una giornata in cui c'è stato vento.
Pasqua in Norvegia vuol dire questo:
- sciare
- mangiare Kvikklunsj (tipo Kit Kat) nella sosta
- andare alla baita (chi ce l'ha)
- giocare con i quiz
- guardare film gialli
- preparare i waffler fuori con il beltempo
- cercare le uova fuori nella neve
- stare con la famiglia
E indovinate un po'? Ho fatto tutte queste cose! Tante piccole cose che si aggiungono alla lista dei ricordi :)
Sono andata a sciare quasi tutti i giorni e due volte siamo usciti dalla pista, abbiamo scavato nella neve per sederci rivolti verso il sole, abbiamo acceso il fuoco, arrostito pølser (una specie di salsicce) e bevuto saft caldo. Con aggiunta di cioccolata. Tra queste soste al sole, le sciate di ore e il tempo passato in veranda la mia faccia era diventata un po' rossiccia e poi abbronzatina, ma la cosa più bella è che mi sono rivenute fuori le lentiggini :) felicità!
A metà settimana è arrivato anche il moroso della mia sorella universitaria, mentre mio fratello e la morosa sono andati alla baita dei genitori di lei. Il giorno dopo essere arrivato ha preparato boller (panini dolci) con la cannella per tutti e, dato che a me fa venire la nausea, per me senza. Motivo per cui mi sono particolarmente piaciute: piene di burro, zucchero e crema! Con il suo arrivo abbiamo anche scoperto che stavamo giocando nel modo sbagliato con il quiz.... La cosa "divertente" è che molte domande che mi hanno fatto erano su parole o espressioni italiane che non ricordavo oppure su fatti riguardanti la politica o la letteratura norvegese. Ciapa e porta a casa!
Nella baita abbiamo la TV, fortunatamente, e indovinate che c'era? Canali italiani tra cui Italia 1, grazie al quale ho visto Harry Potter. Cosa che mi fa pensare al fatto che ho finito Harry Potter e la Pietra Filosofale in norvegese qualche giorno fa e ho iniziato il secondo <33 Ritornando ai canali italiani, ho trovato anche Rete 4 con relativo Forum, mi è venuta nostalgia quasi ahahahhaha!
canzone con papa
Un giorno, durante le vacanze, mio padre mi ha detto: metti la canzone italiana che voglio sentirla! La canzone a cui si riferiva è "Tu sei l'unica donna per me" di Alan Sorrenti, di cui aveva sentito un'altra versione. Dico solo che in Italia non avrei mai pensato di metterla a tutto volume, ma poi ho pensato: ma cosa mi frega? Così ho fatto mio padre contento e io mi sono fatta due risate cantandola a squarciagola!
Ho provato anche per la prima volta slalom! Non sono caduta e non mi sono spaccata una gamba (cosa di cui avevo una paura assurdissima).
Cos'altro c'è da dire? Nada!
Forse solo una cosa: sinceramente, queste, sono state tra le vacanze più belle che io abbia mai trascorso. E mi dispiace che manchino solo tre mesi.
Sì, amo questo Paese!
Baci
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