giovedì 30 maggio 2013

Overthinking

Ho deciso di scrivere un altro post prima che mi passi la voglia!
Oggi è partito un mio amico per la Repubblica Dominicana, torna a casa. Il motivo non è importante, il punto è che è la seconda volta che saluto qualcuno con la consapevolezza che passerà tanto tempo prima di poterci vedere di nuovo, e chissà se ci rivedremo. Potete immaginare la mia tristezza?
Ed ecco cosa ho realizzato anche: tra un mese dovrò salutare anche tutti gli altri. Che il tempo passa e noi non ce ne accorgiamo neppure. Che vorrei averne di più. 
La fine di quest'anno per me vuol dire tantissime cose. Il ritorno alla mia vita, il ritorno a casa da un posto che è casa per me, il ritorno a tutti i rapporti che ho lasciato o che ho interrotto da quando sono qua, il ritorno ad una vita che mi sembra sia rimasta ferma mentre io mi sono mossa, ho fatto passi da gigante. Magari non si vede, ma è tutto dentro la mia testa, è là e prima o poi tutti lo capiranno.
Questo discorso l'ho fatto mille volte. Tutto il mio percorso, gli ostacoli, le gioie, i dolori.
So che bisogna vivere il presente e non disperarsi troppo per il futuro, ma questo è un giorno particolare, è un giorno di una partenza che fa riflettere, quindi è quello che ho fatto.
Mi sono affezionata a tante persone in questi 9 mesi ed ora che è quasi finita capisco quanto sarà difficile non poterle vedere, non poter passare la notte a guardare i film, non poterci parlare. Cose stupide che non potrò fare. E con qualcuno sarà ancora più difficile per le 7 ore di differenza, per la scuola, per gli impegni, per tutto.
Perchè tutti torneranno alla propria vita, io per prima. Torneremo alla nostra routine e sarà difficile far coincidere le due vite, quella che hai e quella che avevi; capire cosa bisogna fare per non lasciar andare tutto quello che si è costruito; concentrarsi sul presente, sulle proprie responsabilità; non pensare ad un'esperienza che è stata così cruciale, in tutti i sensi.
Quindi io chiedo a tutti quelli che ora stanno leggendo questo post, per cortesia, abbiate pazienza con me, perchè l'adattamento richiede tempo. E io sarò maledettamente sincera, vi dirò quello che penso, anche che dovrete lasciarmi da sola, perchè ho bisogno dei miei spazi, dei miei tempi. Chiedo troppo?
E se ho preso le distanze mi dispiace, ma se tenete ad un rapporto con me, tra un mese si può ricominciare, no? Allo stesso tempo voglio ringraziare tutte le persone che non mi hanno fatto soffocare, che sono state in disparte, almeno con me, per farmi vivere questa esperienza al meglio.
Ho tante cose da dire, sto cercando di trovare il filo, per farvi capire tutto quello che sto provando in questo esatto momento. È difficile!
Una cosa che non sapete e che dovreste sapere è che sono combattuta tra farmi una testa così per recuperare tutto quello che "ho perso" e lasciare che gli altri lo facciano. E una cosa triste è ricordarmi che sono sempre io a fare il primo passo. A scusarmi. A spiegarmi. A perdonare. A parlare. A restarci male. Sono sempre quella che ci tiene di più. Quella più presente. In questo caso, vorrei arrivare seconda.
Ma si può cambiare una parte così grande del carattere?

È finita che sono diventata malinconica. E che voglio restare ancora un po' qua. Che voglio essere solo io e non io-con-tutti-gli-altri.
E questa canzone?

"If you could see me now, would you recognize me?
Would you pat me on the back or criticize me?"

So la risposta per la maggior parte di voi.

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